A volte si sente dire che le fiabe con i cattivi e i mostri spaventano i bambini, ma non è proprio così!
Il cattivo, il pericolo, il mostro, è psicologicamente tutto ciò che in un certo momento sentiamo come minaccioso, terrificante e aggressivo, con cui non sappiano come comportarci e quindi ci sentiamo indifesi e vulnerabili.
Il mondo dei bambini è molto più popolato di mostri di quello degli adulti, perché il bambino ha una percezione più forte della sua fragilità. La strega, il mostro e il cattivo della fiaba non fanno che dare un volto a ciò che c’è già nel suo universo psicologico … ed è lì tutti i giorni.
Teniamo presente che ciò che ‘ha un volto’ è molto meno terrificante della minaccia ‘senza volto’: la strega della fiaba con le sue caratteristiche personali è meno spaventosa di una sensazione di paura indefinita…
Per questo però è anche molto importante raccontare ai bambini delle fiabe che finiscano bene: perché raffigurano ciò che fa paura ma danno anche le indicazione su come non lasciarsi sopraffare.
IL MONDO DELLA MAGIA
Per altro il mondo fatato delle fiabe pieno di pericoli ma anche di aiutanti: è un mondo dove tutto è animato e gli animali parlano e gli oggetti si muovono e hanno un motivo per farlo, è anche il mondo in cui il bambino vive normalmente.
E’ quel mondo definito della ‘magia primitiva’ in cui si sono mossi tutti i popoli agli albori della specie e in cui si muovono ancora tutti gli individui agli albori della loro esistenza. Un mondo in cui anche noi abbiamo vissuto anche se spesso ne abbiamo perduto memoria… ma che nel raccontare una fiaba riaffiora.
Nel mondo magico tutto è animato e si muove con una logica, seguendo dei desideri e perseguendo degli scopi, nulla avviene mai ‘per caso’….
E’ un mondo popolato da figure potenti: fate streghe orchi e giganti, e lì si colloca il protagonista, aiutato nel suo difficile cammino da ciò che gli sta attorno.
Una splendida rappresentazione del vissuto reale di un bambino: immerso in un mondo di esseri umani molto più grandi e potenti di lui, da cui se tutto va bene riceverà l’appoggio e gli strumenti necessari per la sua crescita, ma un mondo che è anche segnato da eventi che non capisce e che lo spaventano, da forze che non conosce ma che lo determinano….
IL PROTAGONISTA DELLA FIABA
Il protagonista della fiaba (che spesso è un bambino) si scontrerà con mille difficoltà e attraverserà mille peripezie, ma sarà anche aiutato da forze benevole quando è in difficoltà. Anche l’eroe della fiaba deve compiere imprese che a prima vista sembrano impossibili ed è osteggiato da nemici molto pericolosi, ma è pure aiutato da alleati potenti. E alla fine le fiabe finiscono bene: per il bambino sono la voce della speranza e della fiducia…
I BUONI E I CATTIVI
Le fiabe sono ‘esagerate’ nel senso che i buoni sono solo tutti buoni e i cattivi sono solo tutti cattivi e in questo sono irrealistiche…. E’ vero: la realtà è molto più ambigua e i contrari si mescolano e sono sempre compresenti. Ma questo è un concetto accessibile solo a una mente adulta, capace di comprendere l’ambiguità e la compresenza degli opposti. Il bambino invece ha bisogno di semplificare: ha bisogno di distinguere tra bene e male e di separare prima di poter riunificare.
LA DIFFERENZA
Se guardiamo alla differenza tra buoni e cattivi nelle fiabe scopriamo delle verità profonde: i buoni favoriscono il benessere proprio e altrui insieme, i cattivi cercano di affermarsi a danno degli altri. Come aspirazioni i buoni non sono poi così diversi dai cattivi: anche loro vogliono successi e riconoscimenti, cercano fortuna, sposano la principessa più bella e diventano re…. Ma i cattivi cercano di raggiungere i loro obbiettivi danneggiando gli altri e fanno tutto per proprio esclusivo interesse mentre i buoni agiscono in accordo con l’insieme. E questo ha molto da dire anche alla mente di un adulto….
Dott.ssa Paola Santagostino
Dott.ssa Paola Santagostino: Psicoterapeuta specializzata in Medicina psicosomatica opera a Milano dove tiene sedute individuali di terapia e consulenza e conduce Corsi in tutta Italia. E’ autrice di molti libri sui bambini ( vedi pagine a lato).
Per contattare l’autrice: contatto@paolasantagostino.it 02.655635.
Questo articolo fa parte di una serie dedicata all’uso delle fiabe con i bambini in cui c’è anche: “Perchè raccontare fiabe ai bambini?” e ” Come usare le fiabe in classe” ed è possibile leggere i primi capitoli dei libri sui bambini nelle pagine laterali.
Anche consulenze individuali: contatto@paolasantagostino.it 02.6555635.
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Sono molto d’accordo con quanto scritto in questo articolo. Trovo che le fiabe edulcorate dove tutto va bene e non ci sono mostri e draghi e cattivi non sappiano di nulla e la pensano così anche i mie due bambini!! 🙂 Grazie Sandra
Ho raccontato a mio figlio di 7 anni una favola dove un mostro rapisce una bambina e poi il fratello uccide il mostro e la salva. Mio figlio invece di essere felice era dispiaciuto per il mostro e si è pure messo a piangere. Vuol dire che non sa distinguere il bene e il male?
Sono un po’ preoccupata.
Maura
E’ mio parere che i mostri immaginari rappresentino proiezioni dei lati oscuri dell’inconscio e come tali vadano rispettati e integrati e mai in nessun caso eliminati o soppressi. Pertanto la loro presenza nelle fiabe è pienamente giustificata dalla struttura di tipo onirico dei racconti fiabeschi. Inoltre come ben illustra Propp in Morfologia delle fiabe la presenza dell’antagosnista costituisce una funzione necessaria dello sviluppo narrativo.
Ho letto il suo libro “Come raccontare una fiaba” bello grazie! Adesso sto provando con la mia bambina a giocare insieme con le fiabe: una inizia e l’altra finisce e le piace tanto. Lei dice che i mostri non spaventano però la fiaba deve finire bene, lo penso anche io e mi sembra che Andersen con la Piccola fiammiferaia sia ben peggio dei mostri per spaventare un bambino! Ho ragione?
Molto interessante questo articolo e grazie per avermi rassicurata! In effetti mi chiedevo come mai i mie bambini di 4 e 7 anni amassero tanto le storie con dentro i mostri ed ero persino un po’ preoccupata. E’ stata chiarissima e adesso li accontenterò senza problemi. Farò leggere il suo articolo anche ad altre mamme che mi sembrano fin troppo timorose di metter paura ai bambini e si danno un gran da fare per togliere di torno il lupo cattivo e le streghe ecc. Mi sono sempre sembrate un po’ ridicole con le loro fiabe così sdolcinate che i bambini neanche si divertono, ma non avevo argomenti per rispondere.
Quindi viva i lupi giusto?