Come funziona la consulenza filosofica è una bella domanda perchè sicuramente c’è molta confusione a proposito: che cosa è una consulenza filosofica e come si distingue da una psicoterapia?
La confusione deriva dal fatto che a volte si occupano di problemi simili e forse anche dal fatto che la consulenza filosofica sia storicamente nata come alternativa alla psicoterapia… questioni vecchie ma che lasciano il segno. Quindi aggiorniamo: di che cosa si occupa la consulenza filosofica e con quali metodi?
LA PROPRIA VISIONE DEL MONDO
Ognuno di noi si muove nella vita in base a una propria visione del mondo che include che cosa sia per lui importante o meno, quali siano i suoi progetti e la sua idea di una vita felice e realizzata, come debbano essere i rapporti di amicizia e di coppia, che cosa ci si debba aspettare dal lavoro e dal riconoscimento e così via…
Se guardiamo bene queste sono esattamente delle posizioni filosofiche personali: in parte sono acquisite dall’ambiente che ci ha formato e in parte sono il prodotto di una riflessione personale basata sull’esperienza.
Questo complesso di valutazioni e di convinzioni che di fatto orientano ogni scelta e ogni reazione di fronte agli eventi della vita, ben difficilmente è frutto di una riflessione consapevole: il più delle volte è il risultato di un assorbimento passivo di credenze dell’ambiente, di modalità di comportamento e di reazione acquisite per imitazione, di pregiudizi ereditati e mai ridiscussi, di esperienze personali che si riferivano a una certa situazione e poi sono state generalizzate, di conclusioni affrettate e mai riaggiornate etc…
VECCHIE CREDENZE
Il nostro sistema mentale giustamente manda in automatico molte operazioni che un tempo venivano eseguite i modo cosciente perché questo rappresenta un enorme risparmio energetico. Lo sanno tutti quelli che hanno imparato a guidare un’auto: all’inizio sembrava un’impresa quasi impossibile controllare contemporaneamente la strada, lo specchietto, il volante, l’acceleratore, il cambio, la frizione, i freni…. dopo qualche anno si chiacchiera amabilmente e si riesce persino ad accalorarsi in una discussione mantenendo un perfetto controllo dell’auto: buona parte delle operazioni necessarie sono andate in automatico.
Ma questo succede mentalmente molto più in generale: gran parte di quello che abbiamo appreso in un modo o nell’altro, ormai è entrato in automatico. E riferendosi alla gestione della propria vita non sempre le vecchie modalità di pensiero rimangono ottimali nel lungo periodo, anzi direi quasi mai…
CHE COSA E’ UN PROBLEMA?
Che cosa succede quando abbiamo un problema nella vita?
Può darsi che sia veramente qualcosa che non avevamo mai avuto occasione di sperimentare prima, ma questo fa parte del normale processo di apprendimento: ci si presenta qualcosa di ignoto e in qualche modo impariamo a gestirlo, dopo di ché lo classifichiamo come cosa imparata. In questo senso un problema è una situazione molto transitoria tra il momento in cui si è già presentata la domanda e il momento in cui abbiamo già trovato la risposta (che per definizione c’è): come a scuola quando ci davano un problema di matematica e dovevano procedere con risoluzione e risposta.
Ma non è questo che di solito chiamiamo un ‘problema’ nella vita. Comunemente ci riferiamo al perdurare a lungo di una situazione in cui la domanda si è già posta e la soluzione non arriva. E perché non arriva ? Spesso è proprio il modo concettuale in cui ci poniamo il problema ciò che ci preclude l’arrivare a una soluzione, oppure si tratta del metodo applicato, o addirittura del fatto che non era affatto un problema o che non aveva una soluzione….
RIAGGIORNARE LA PROPRIA VISIONE
La consulenza filosofica si occupa di chiarire meglio la struttura di un problema, i metodi di soluzione che sono stati applicati e quelli possibili. Sembra molto astratto? Non lo è per nulla.
Si parla di ‘problematizzare un problema’ e questo pare un termine molto cervellotico, ma in realtà significa semplicemente indagare come ce lo si è posto, quale rete di significati e di convinzioni implicite sono sottese, che cosa lo ha intricato tanto da renderlo irrisolvibile…
La consulenza filosofica in un certo senso aiuta a fare ordine: quando le personali visioni del mondo non si rivelano più adatte a garantirci un andamento fluido nella vita è spesso perché contengono delle contraddizioni, delle associazioni incongrue o delle generalizzazioni inappropriate, dei passaggi illogici o dei conflitti tra valori diversi all’interno della stessa visione: chiarendoli diventa più facile riprendere la propria strada…
La consulenza filosofica non dà delle soluzioni e non dà consigli su che cosa fare rispetto a un certo problema né suggerisce come comportarsi, ma chiarendo la struttura del problema aiuta a trovare le proprie e personali soluzioni.
Paola Santagostino
Dott.ssa Paola Santagostino: Psicoterapeuta specializzata in Medicina psicosomatica e in Consulenza filosofica tiene sedute individuali e conduce Corsi in tutta Italia. E’ autrice di parecchi libri di successo.
Per contattare l’autrice: contatto@paolasantagostino.it
Questo articolo fa parte di una serie in cui c’è anche: ” Consulenza filosofica in un caso di alcol e droga ” e “Cosulenza filosofica e psicosomatica”
PROGRAMMA DEGLI APERITIVI FILOSOFICI
Lei tiene consulenze filosofiche vero? A 43 anni sento il bisogno di ri-indirizzare da capo la mia vita, mi sono separata e adesso devo riprendere a lavorare, non ho figli ma forse c’è un nuovo compagno con cui potrei costruire qualcosa di bello. Ma perdere le vecchie abitudini non è facile e a volte mi ritrovo a comportarmi come facevo prima anche se la situazione è cambiata, è cambiata anche l’età e molte idee e valori che ultimamente ho dovuto rivedere. Ma è come se una parte di me ‘rimanesse indietro’: ancorata a vecchie abitudini e/o paure. Secondo lei sono cose adatte da trattare in una Consulenza filosofica? E quale è la durata di un percorso e i costi? Non è che nuoto nell’oro ultimamente :-)) Grazie Gemma A.M.
Finalmente un articolo semplice e chiaro! Complimenti. Ho sentito molto parlare ultimamente di questa consulenza filosofica ma in maniera così fumosa che non ero riuscito a capirci niente e mi ero fatto una idea sbagliata. La ringrazio del chiarimento Ranieri
Dott.ssa le sottopongo la mia situazione e mi dica se una consulenza filosofica mi potrebbe giovare: ho 42 anni e proprio in questo periodo di crisi economica sto per aprire una piccola azienda tutta mia. Tante angosce e preoccupazioni ovviamente, ma sento che è una cosa che devo tentare e se non lo faccio adesso non mi capiterà più una occasione come questa ( non le sto a raccontare i dettagli).
Mi aspettavo che mia moglie mi sostenesse in questa impresa, che sarebbe la realizzazione dei miei sogni e lei sa quanto ci tengo! e che se va bene sarà di giovamento anche a lei. Invece ho trovato un muro, un vero e proprio muro fatto di incomprensioni, di meschinità e di egoismo. La cosa è andata ben oltre la superficie ed è stata l’occasione per rendermi conto che ci eravamo allontanati da tempo,ormai non condividiamo più interessi, ideali, valori e prospettive di vita. Siamo diventati due estranei e due estranei che neanche si piacciono o si interessano. La mia impressione è che siamo arrivati proprio al capolinea con questo matrimonio.
Ma… io sono cattolico e a parte questo ho sempre avuto una grande tensione ideale verso la durata e la solidità del legame matrimoniale. Ora sono sommerso dai dubbi: vale la pena di continuare per anni a vivere fianco a fianco, in un rapporto ormai esaurito che si mantiene per pura formalità? O non è più onesto dirsi che è finita e aprirsi al possibile e al nuovo o anche rimanere solo ma senza questa finzione di legame? Dentro di me si scontrano valori e considerazioni che mi riempiono la testa e che mi tolgono l’energia che avrei bisogno di concentrare altrove. Non è una questione affettiva le assicuro, è brutto dirlo ma l’amore non c’è proprio più, al limite c’è solo quella familiarità cortese ma distaccata che deriva da anni di conoscenza. Il mio tormento è mentale non affettivo: mi chiedo che cosa ‘è giusto fare’ in base a criteri morali. E mi sto aggrovigliando.
E’ una delle questioni che si discutono in una consulenza filosofica?
Carissima Dott.ssa ho fatto una Consulenza Filosofica con lei e ne sono entusiasta! Mi ha dato davvero moltissimo, ben di più di quel che mi sarei mai aspettata: spunti idee approfondimenti.. ha messo in moto dentro in me un’attività di riflessione sui miei valori che mi ha rivoluzionato la vita. E anche reso facili delle scelte che prima mi sembravano ingarbugliate e si perdevano in dilemmi senza fine.
Grazie di cuore. Marina
Molto interessante questo articolo. Finalmente ho capito con chiarezza di che cosa si occupa la Consulenza filosofica e a che cosa serve. Grazie! Mauro